venerdì 21 gennaio 2011

[Milano, gennaio 2011]

Eppure una via d'uscita c'e'

Eppure una via d'uscita c'e': non si tratta, affatto, di affrontare la crisi portando le nostre condizioni di lavoro a livello dei Cinesi, bensi' di innalzarle a livello dei Tedeschi.

La Germania, sia nella versione Merkel che in quella socialdemocratica, ha dimostrato di saper reggere, sul piano della difesa della democrazia e di una forte economia con i salari piu' alti d'Europa, grazie a una salda ideologia riformista, basata su quella "economia sociale di mercato" o "modello renano" che dir si voglia, che vede ormai da decenni, in un rapporto, di volta in volta, collaborativo oppur conflittuale, non di principio ma ancorato a una presa d'atto della congiuntura economica e regolato dalla cogestione, il meccanismo di una dinamica di progresso.

L'altro pilastro e' quella "religione della moneta", che dopo due inflazioni devastanti, si e' tramutato in una seconda natura della Germania. La nostra sinistra che per decenni di abbevero' al mito sovietico, per restare alla fine deprivata da ogni idea di futuro, dovrebbe ritrovare nell'esperienza pratica e nei principi orientativi della democrazia tedesca, le fonti per un rilancio di un riformismo forte e di nuovi diritti, non in difesa di fortini diroccati ma all'attacco per nuove frontiere politiche e sindacali.


- Mario Pirani, la Repubblica.

giovedì 20 gennaio 2011

[Milano, gennaio 2011]

Adesso, quando torno a San Francisco da New York m'intenerisce ritrovare la dimensione di un villaggio

Adesso, quando torno a San Francisco da New York m'intenerisce ritrovare la dimensione di un villaggio, ritmi di vita d'altri tempi. Esemplificati dai "quattro stop" agli incroci, un modo di guidare che rispetto all'aggressivita' di Manhattan sembra un galateo cavalleresco.

"Laid back": reclinati all'indietro come su una sedia a sdraio in spiaggia. "Easy going": che non se la prendono. Sono le due espressioni che descrivono meglio quell'assenza di stress.

Eppure in una terra cosi' poco stressata sono nati Google, Facebook, Twitter, la nuova Apple degli iPhone e iPad, Pixar, quasi tutto cio' che di piu' innovativo e dinamico si sprigiona da un'America in declino.


- Federico Rampini, San Francisco - Milano (Laterza).

mercoledì 19 gennaio 2011

[Victoria & Albert Museum, gennaio 2011]

Combattere a difesa della legge e' necessario, per il popolo

Combattere a difesa della legge e' necessario, per il popolo, proprio come a difesa delle mura.


- Eraclito, frammento 14[A76]

martedì 11 gennaio 2011

Sovente gli interlocutori dei cristiani sembrano attendere una chiesa che ascolti prima di parlare

Sovente gli interlocutori dei cristiani sembrano attendere una chiesa che ascolti prima di parlare, che accolga prima di giudicare, che ami questo mondo prima di difendersene, che si nutra di creativita' piuttosto che di paura, che sappia annunciare profeticamente piuttosto che accusare.


- Enzo Bianchi, La differenza cristiana (Einaudi, 2006)

domenica 9 gennaio 2011

Se dev'esserci una speranza per il futuro

Se dev'esserci una speranza per il futuro, devi imparare a perdonare e dimenticare.


- Paul Auster, Sunset Park (Einaudi, 2010)

giovedì 6 gennaio 2011

Liu Xiaobo aveva iniziato come critico letterario e professore all'Universita' Normale di Pechino

Liu Xiaobo aveva iniziato come critico letterario e professore all'Universita' Normale di Pechino, una figura abbastanza importante da permettergli di frequentare come studente in visita in varie istituzioni straniere, in particolare l'Universita' di Oslo e la Columbia University di New York, proprio la Columbia di Alice, dove lei si sta specializzando, e l'attivismo di Liu risale al lontano 1989, l'anno fatale, l'anno in cui cadde il Muro di Berlino, l'anno della fatwa, l'anno di piazza Tienanmen, e fu precisamente allora, nella primavera del 1989, che Liu lascio' il suo posto alla Columbia per tornare a Pechino, dove inizio' in piazza Tienanmen uno sciopero della fame a sostegno degli studenti, e chiamo' alla protesta non violenta per evitare ulteriori spargimenti di sangue.

Tutto questo gli costo' due anni di prigione; poi, nel 1996, fu condannato a tre anni di "rieducazione tramite lavoro" per avere proposto al governo cinese di aprire dei colloqui con il Dalai Lama del Tibet. Seguirono ulteriori vessazioni, e da allora Liu e' sempre vissuto sotto la sorveglianza della polizia.

Il suo ultimo arresto risale all'8 dicembre 2008: per coincidenza o no, solo un giorno prima del sessantesimo anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo. E' detenuto in una localita' segreta, senza poter parlare con un avvocato, senza materiale per scrivere ne' modo di comunicare con nessuno.


- Paul Auster, Sunset Park (Einaudi, 2010)