venerdì 18 luglio 2025

Luglio 2025.



Non prometto niente, ma da questo mese e quando riesco (magari non proprio sempre) provo a fare una sintesi di suoni, parole, colori e storie che mi hanno lasciato qualcosa. Anche per non perderne traccia.

Magari può essere utile a chi passa di qui per recuperare qualche esperienza emozionante che si può essere perso nell'oceano di nuove uscite in cui non è sempre facile orientarsi.

Le esperienze che mi hanno regalato più emozioni sono quelle seguite da un ❤️

Se avete voglia di condividere, commentare, ragionare insieme, vi leggo e interagisco volentieri. 


Suoni

NICK DRAKE
The making of Five leaves left 
❤️

Un viaggio di immensa bellezza nel processo creativo che diede vita a uno dei dischi più emozionanti di tutti i tempi. Ne parliamo nel dettaglio domenica 3 agosto dentro Prospettive Musicali.


ALISON KRAUSS
Now that I've found you: a collection

30 anni fa usciva questa raccolta di una 23enne cantante bluegrass che nonostante la giovane età aveva già inciso 2 album solisti e 4 con gli Union Station.

Una specie di best of giovanile, ancora oggi davvero emozionante, che alterna con gusto e equilibrio feel good music a ballate romantiche e introspettive.


TOBY HAY
New music for the 6 string guitar


Se mi avessero detto che questo disco è una ristampa di un oscuro volume Windham Hill pubblicato nel 1985, ci avrei creduto. Invece Toby Hay è un giovane chitarrista gallese, per il quale la musica è un modo per connettersi con il proprio immaginario poetico e con le silenziose montagne della sua terra.

Un disco davvero sublime, sospeso da qualche parte tra tra John Fay e gli album chitarristici di Jim O'Rourke e David Grubbs. 


AVERAGE WHITE BAND
The essential selection

E un'altra cosa alla quale avrei creduto all'epoca della sua uscita è se mi avessero detto che Pick up the pieces era un singolo di un gruppo black americano. Invece lo incise una formazione di scozzesi bianchi.

Pick up the pieces ci riporta al tempo delle prime radio libere, che lo trasmisero per anni.

Adesso della Average White Band esce una raccolta doppia che ne racconta la storia, compresa l'integrazione con la scena black americana quando lì si trasferirono.

E' il suono di lunghe estati spensierate con tutta la vita davanti, delle quali ascoltando questa musica si rivivono le sensazioni.

Parole

ROBERTO ESPOSITO
Tutta questa felicità


Una ragazza di famiglia agiata e un insegnante di lettere che lavora in una scuola di borgata romana si aiutano a vicenda a trovare l'amore dandosi forza e curando ferite, in un momento di crisi sentimentale per entrambi.

Melenso magari, ma tutti abbiamo attraversato momenti così, tutti abbiamo bisogno di miele qualche volta, e tutti in questi sentimenti possiamo rispecchiarci.


ROBERTO SAVIANO
L'amore mio non muore 
❤️

La storia vera di Rossella Casini che per amore si oppone a una feroce faida tra famiglie di 'ndrangheta. Lettura raggelante che mi ha assorbito completamente.

Dopo la lettura del libro ho fatto un po' di ricerche. Francesco Frisina oggi vive indisturbato a Roma, dove ha riciclato i proventi delle attività illegali della cosca Gallico.

Mi domando cosa avrà pensato leggendo il racconto della sua gioventù, quando per un momento l'amore prese il sopravvento sull'appartenenza al clan e sembrava che avrebbe avuto la forza di cambiare il corso della vita. 


Colori

SONY WORLD PHOTOGRAPHY E DOROTHEA LANGE
Museo Diocesano 
❤️

Delle due mostre al Museo Diocesano in queste settimane, abbiamo preferito Dorothea Lange perchè racconta una storia unitaria, una storia che anche se conosciamo ci piace risentire. Per scoprire che per certi versi l'America di oggi non è poi così diversa da quella di allora.

La qualità del World Photography quest'anno invece è stata particolarmente ondivaga (o forse è solo che non è più una novità), anche se il progetto vincitore colpisce in profondità. Cosa rimane della natura nel XXI secolo?


JOHN LOVETT/ ALESSANDRO CODAGNONE
PAC


Nella loro concettualità a volte un po' cervellotica, le mostre al PAC sono sempre l'occasione per confrontarsi con temi del contemporaneo.

La coppia italo-americana esplora le forme di controllo sociale esercitate dalla norma, usando spesso un immaginario e un vissuto tipicamente gay. La sala che celebra la fine di una certa dance-culture inclusiva (con dancefloor pieno di buchi, mirror ball nera, disco incantato) è molto evocativa.


Storie

EMMANUEL MORET
Tre amiche ❤️

Molto coinvolgente nei suoi continui colpi di scena sentimentali. Tre storie che si intrecciano. Molto Rohmer. Bello il finale, in fondo non scontato. Ne abbiamo parlato per tutto il tempo tornando a piedi dall'Anteo dopo l'ultimo spettacolo e poi per diversi giorni.

MARIO MARTONE
Fuori


Incasinato nella struttura narrativa e piuttosto noioso, ma la ricostruzione storica degli anni '70 è ben fatta e il film ha il pregio di mostrare la situazione carceraria femminile com'era e probabilmente com'è.


DANI DE LA ORDEN
La casa in fiamme


Un fine settimana che varie generazioni di una famiglia trascorrono in una casa al mare si trasforma nelle mani di questo giovane regista catalano nell'occasione per affrontare temi esistenziali (genitori anziani, morte, crisi personali, solitudine, relazioni disfunzionali, immaturità sentimentale).

Un film nel quale ci si ritrova molto, che pone tante domande e che ritorna nei pensieri per giorni e giorni.


Grazie per aver letto, al mese prossimo!

sabato 10 maggio 2025

Roberto Cotroneo, La nebbia e il fuoco. Feltrinelli 2025.



Un omaggio al professore del liceo che ha fatto conoscere e amare la letteratura allo scrittore.

Prende spunto da un incontro casuale per raccontare il carattere di una città, Alessandria, timida e riservata.

Un viaggio nella memoria che confonde i confini del personale e dello storico.

"Il suono umano più perfetto è la parola; la letteratura, a sua volta, è la forma più perfetta di parola. E così, quando l'equilibrio si rompe, il cielo sceglie i più sensibili tra gli uomini e li fa risuonare".

domenica 23 febbraio 2025

Enrico Deaglio, C'era una volta in Italia 1970 1979. Feltrinelli 2024.

Impossibile sintetizzare in poche righe un volume di quasi 800 pagine.

Enrico Deaglio non delude, dai tempi dei suoi volumi Patria che si sono trasformati in questa storia dell'Italia contemporanea.

Il volume precedente a questo si era chiuso con la strage di piazza Fontana e la perdita dell'innocenza. Qui si riprende quella storia. I toni sono decisamente più cupi.

Io che gli anni '70 li ho sempre mitizzati mi sono trovato a fare i conti con una storia decisamente più sanguinosa di come li ho vissuti con occhi di bambino.

Ma non sono stati anni di piombo, o non sono stati solo quello. Era presente un noi, magari un noi contro loro. Ma non un io che vince su tutto come gli anni che viviamo oggi.

Deaglio usa per quella Italia gli aggettivi violenta e tragica, allegra, folle e misteriosa. E secondo me coglie tutta la complessità di quel decennio di grande musica e altrettanto grandi ideali, diffusi e collettivi.

martedì 21 gennaio 2025

Vito Mancuso, Destinazione speranza. Garzanti, 2024.


In sostanza un libro su Kant. Parla di sensi, intelletto e coscienza. Di germe del bene che dimora dentro di noi e che possiamo, se ne abbiamo intenzione, coltivare. Dio, sembra suggerire, è in quel germe di bene.

E' il messaggio del nostro io invisibile o coscienza morale alla nostra psiche spaventata: una speranza fondata è possibile.

E riporta questa poesia meravigliosa di padre Turoldo:

Torniamo a sperare
come primavera torna
ogni anno a fiorire.
E i bambini nascono ancora,
profezia e segno
che Dio non si è pentito.

E parla di fede razionale. Non sappiamo se Dio esiste, se un aldilà esiste. Ma sappiamo che esiste il bene dentro di noi.

Voto: 9.

mercoledì 9 ottobre 2024

Massimo Recalcati, La legge del desiderio. Einaudi, 2024.

Lettura fondamentale, che interpreta il Vangelo e la Bibbia alla luce della psicoanalisi.

La legge più importante è seguire il proprio desiderio facendone qualcosa.

Realizzandolo con tutti i talenti a nostra disposizione.

Non si segue tale legge se si lasciano i talenti inutilizzati.

La parabola dei talenti viene riletta, e rileggerla mi ha fatto male e quindi molto bene.

C'è ancora tempo, anche se non molto e sempre meno,

Oppure si deve accettare che quello che non è stato fatto non è stato fatto?

Il libro lascia con tante domande sul desiderio e sulla vita, ed è quindi una lettura essenziale e alla quale tornare, che ci vorranno anni per comprendere.

Voto: 10.

Sergio Clerici, I cervi non muoiono mai. Il Filo di Arianna, 2014.

Romanzo di formazione che attraversa varie epoche, dagli anni '60 a oggi.

La storia di Sandro, Elio e David, che appartengono alla generazione idealista del Sessantotto.

Sandro si radicalizzerà entrando nel terrorismo.

Elia vivrà alla ricerca dell'accettazione di se stesso, fino a un epilogo terribile.

David si realizzerà professionalmente mettendo a frutto la sua laurea in giurisprudenza per aiutare i vessati.

Un libro che mette un grande senso di nostalgia, pieno di umana vulnerabilità.

Ci si affeziona ai personaggi come se li avessimo conosciuti.

Sono ringraziato nel libro per il mio piccolo contributo, e l'ho presentato intervistando l'autore.

Voto: 8.

lunedì 9 settembre 2024

Miranda July, A quattro zampe. Feltrinelli 2024.



Miranda July mi ricorda un periodo particolare, i primi tempi a Londra.

Avevo finalmente incontrato una persona che per un po' mi ha fatto sentire meno solo.

La domenica pomeriggio organizzava per una cerchia di suoi amici un piccolo cineforum.

I film li sceglieva lei, ed erano in genere scelti bene.

Si andava in genere al Renoir o al Curzon.

Uno di questi film fu Me and you and everyone we know, una commedia romantica che ebbe un certo successo al Sundance (anno 2004 o 2005) e che di fatto non era male anche se non il capolavoro che lo considerò la persona che per un po' mi ha fatto sentire meno solo (e poi molto più solo, solissimo, ma questa è un'altra storia).

La regista era Miranda July, che ebbe un piccolo successo indipendente dopo quel film anche come artista visuale e scrittrice.

Quando in pieno agosto in un pomeriggio da Azzurro (la canzone), ho visto un suo libro alla Feltrinelli di piazza Piemonte non ho resistito e l'ho preso più o meno a scatola chiusa.

Per una improvvisa nostalgia di me non ancora quarantenne che partecipo a quei cineforum, credo.

Il tempo trasforma il passato, e pensare a sè non ancora quarantenni non fa ricordare tutti gli errori commessi da allora ad oggi.

Aò contrario dà un senso di possibilità di poter tornare indietro e riscrivere tutto.

Ci sto girando attorno.

Il libro non è sto gran che, anzi è bruttino o forse solo per me irrilevante.

E' la storia di una donna quarantacinquenne che stanca del suo matrimonio (non si capisce bene per quale motivo) parte per un coast to coast.

E poi ti fermi al primo ristorante come cantava Brunori Sas.

Ci sono momenti che dovrebbero credo far ridere e altri drammatici, e un finale così improbabile che cancella ogni possibilità di riprendersi che forse la storia poteva anche avere ancora.

Speravo come dissi alla Giò di capire un pochino meglio l'universo delle donne nel mezzo del cammino della vita, il loro sentire.

Invece salvo un blando intrattenimento e forse qualcosa che intuisci tra le righe il libro non mi ha fatto capire un gran che.

Voto: 6.

sabato 31 agosto 2024

Bret Easton Ellis, Acqua dal sole. Einaudi 2006.



Raccolta di racconti pubblicata la prima volta nel 1994.

Bret Easton Ellis è potenzialmente la voce più critica della letteratura americana, capace di rappresentare come nessun altro il vuoto di valori seguito al crollo delle ideologie.

A volte però pecca di cinismo eccessivo, come per esempio nel racconto La ruota di scorta, o di surrealismo simbolico non necessario, come nel racconto I segreti dell'estate.

Entrambi disturbanti.

I racconti migliori 13 in tutto, sono i primi, non a caso i più realistici.

Realismo accentuato dai dialoghi, fatti di scatti ripetitivi.

Molto meglio comunque l'ultimo Ellis, che quegli anni li rivisita con il senno di poi.

In The shards li rivive con uno spirito meno istintivo, più riflessivo, più adatto a questi tempi e alla consapevolezza sopraggiunta con l'età.

Voto: 6.

mercoledì 21 agosto 2024

Elaine Feeney, Come costruire una barca. Einaudi 2024.

Una storia dolciastra.

Due insegnanti aiutano un tredicenne problematico che ha perso la mamma a superare il trauma, prendendosi cura di lui.

Gli stessi insegnanti sono stati segnati dalla vita.

Tess ha un matrimonio che sta fallendo.

Tadhg è un loner, appassionato di barche tradizionali delle isole Aran dalle quali proviene.

Ho rischiato varie volte di addormentarmi, anche se non è un brutto libro.

Solo un po' irrilevante per me e forse un po' troppo intriso di buoni sentimenti.

Richiede una minima comprensione della realtà dell'Irlanda occidentale.

Essendo in buona sostanza tutto ambientato in una scuola mancano belle descrizioni dell'Irlanda, che mi sarei aspettato (se non nelle ultime pagine).

Voto 6.

sabato 10 agosto 2024

Chiara Giaccardi, Mauro Magatti. Generare Libertà. Il Mulino 2024.

Il seguito di Supersocietà, che chiedeva un welfare più efficiente.

Molto centrato sulla relazione generativa.

Apre domande, come per esempio la gestione delle conflittualità, i rapporti di potere.

Questo perchè sembra assumere un'armonia e un'orizzontalità che nella realtà non sempre sono presenti.

Bella però la conclusione (jazz).

Interessante il riferimento alla libertà nel paragrafo dedicato all'etica.

Libertà come appello alla persona a fare qualcosa di questa libertà.

Non solo libertà come assenza di costrizione.

Quello che emerge è l'importanza di fare stare insieme libertà e doveri, libertà e relazione, se si vuole essere generativi, generare qualcosa. 

Voto 7,5.