Mi sono sempre chiesto - e continuo a chiedermelo senza riuscire a trovare una risposta - perche' nella mia vita tutti quelli che mi sono stati maestri, le persone da cui ho imparato, dall'infanzia fino a oggi, erano e sono uomini e donne "soli", cioe' con una vita segnata dalla solitudine nelle sue varie forme: persone non coniugate, girovaghi, me ndicanti, monaci.
Sta di fatto che se anch'io come tutti ho avuto molti maestri - alcuni dei quali conosciuti e apprezzati per la loro intelligenza, la loro esemplarita', la loro profezia - non di meno quelli che io considero per me maggiormente determinanti sono stati dei solitari anonimi e sconosciuti ai piu', persone di cui non ritrovaimo tracce o documentazione scritta.
- Enzo Bianchi, Il pane di ieri (Einaudi, 2008)
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