Liu Xiaobo aveva iniziato come critico letterario e professore all'Universita' Normale di Pechino, una figura abbastanza importante da permettergli di frequentare come studente in visita in varie istituzioni straniere, in particolare l'Universita' di Oslo e la Columbia University di New York, proprio la Columbia di Alice, dove lei si sta specializzando, e l'attivismo di Liu risale al lontano 1989, l'anno fatale, l'anno in cui cadde il Muro di Berlino, l'anno della fatwa, l'anno di piazza Tienanmen, e fu precisamente allora, nella primavera del 1989, che Liu lascio' il suo posto alla Columbia per tornare a Pechino, dove inizio' in piazza Tienanmen uno sciopero della fame a sostegno degli studenti, e chiamo' alla protesta non violenta per evitare ulteriori spargimenti di sangue.
Tutto questo gli costo' due anni di prigione; poi, nel 1996, fu condannato a tre anni di "rieducazione tramite lavoro" per avere proposto al governo cinese di aprire dei colloqui con il Dalai Lama del Tibet. Seguirono ulteriori vessazioni, e da allora Liu e' sempre vissuto sotto la sorveglianza della polizia.
Il suo ultimo arresto risale all'8 dicembre 2008: per coincidenza o no, solo un giorno prima del sessantesimo anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo. E' detenuto in una localita' segreta, senza poter parlare con un avvocato, senza materiale per scrivere ne' modo di comunicare con nessuno.
- Paul Auster, Sunset Park (Einaudi, 2010)
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