venerdì 18 giugno 2010

L’età ha una messa a fuoco progressiva

[Marylebone High Street, Giugno 2010]


Scrive Arte nel suo blog:

L’età ha una messa a fuoco progressiva. Tagliare, potare, non è più così doloroso come negli anni verdi. Un tempo, potevo passare giornate con persone di cui non mi importava in realtà nulla.

Potevo, per amor di pace, per benevolenza, o anche senza motivo, partecipare a conversazioni nelle quali non solo non avevo nulla da dire, ma nelle quali mi sforzavo di dire ciò che ci si aspettava dicessi. Potevo costringermi a sopportare persone che in realtà non sopportavo.

Progressivamente, sto restringendo il campo.

Non temo più di essere strana, inattuale, fuori tendenza, diversa e per alcuni incomprensibile.Quello che prima mi appariva un mio limite, mi pare adesso semplicemente una mia qualità essenziale, nella quale ho imparato a riconoscermi. Non mi interessa “soddisfare” nessuno. Temo sempre meno i distacchi.

C’è sempre meno tempo.

Occorre dedicarlo a cose e persone che ne valgono la pena. Non lasciarsi succhiare energia da cose che non meritano, da chi è negativo, fazioso, prolisso, stupido. Da chi non vede e non ascolta. Da chi non ha bisogno di me, ma della mia sagoma vuota da riempire di ciò che crede io sia.

E dedicare quest’energia, di cui improvvisamente si dispone, a capire quello che importa veramente, diventare ciò che si è, aprirsi al mondo nella sua essenza profonda. Non aver paura di mostrare i propri sentimenti, non aver timore di mostrare il proprio corpo e la propria anima.

Non aver paura di ciò che si è. Essere attivamente, e non passivamente, disponibile all’ascolto.

4 commenti:

  1. Quale onore.
    Grazie, Fabio!

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  2. E io che pensavo che le passeggiate brevi non le avesse ancora scoperte nessuno...

    Un piacere ospitarti anche qui.

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  3. Questo blog è semplicemente bellissimo, ma io non ne sospettavo l'esistenza! Ma l'avevi detto da qualche parte? A me era sfuggito.

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  4. No, mai. Sono prove tecniche di trasmissione per il momento.

    Sono molto annoiato dal layout di Engadina Calling, ma non lo so modificare, non parlando html (la lingua del futuro, altro che esperanto).

    Cosi' me ne sono inventato uno nuovo. Mi piacerebbe trasferirlo di la', ma so che quasi sicuramente romperei qualcosa e tutto Engadina Calling andrebbe irrimediabilmente perduto.

    Per cui per il momento questo e' un blog che non esiste.

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